lunedì 13 agosto 2007

la vertigine non è

passo l'estate a fare ciò che non ho fatto nell'inverno: lavoro e studio

mi divido tra trasposizioni e montaggio di mobili, spettroscopia e tinteggiature, gruppi elettrondonatori e ustioni da vapore. a tempo perso pulisco le persiane.
alla veneranda età di ventidue anni non compiuti ho scoperto di patire l'altezza eccessiva. ovvero, in bilico su una scala malferma sul balcone al secondo piano, evito finché posso di guardare giù.

tutta la storia dell'uomo è rivolta, indirizzata, tesa all'altezza. crescere oltre le proprie spalle e arrivare lassù, dove dicono esserci dio. potrei fare esempi a volontà, dalle cattedrali gotiche alla mano di Maradona, dalle torri per gli assedi alla pelata di Gorbaciov, dalla guerra per lo spazio alle gambe della Seredova.

poi...

poi ci si rende conto che non ha senso. che stiamo tanto bene qui, in basso, dove i nostri due metri scarsi ci costringono a stare. che è meglio sedersi a bere una birra che affannarsi per arrivare dove mai si arriverà.

poi...

poi costruirono le scale malferme, e anche chi non aveva mai avuto problemi ha iniziato a soffrire di vertigini.

e non venitemi a raccontare di paura di cadere, e men che meno di voglia di volare.
io dovevo solo pulire le persiane, e mi sono tolto il pensiero per almeno un paio d'anni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non soffro di vertigini, ma non faccio smanie per elevarmi più di tanto.
Anzi, sono diffidente verso le persone eccessivamente alte [chi gli impedisce di appoggiarsi allamia testa nell'ilarità generale?][so che è un pensiero stupido, ma son seriamente preoccupata].
E poi ci son troppe scale malferme un po' ovunque...