venerdì 29 febbraio 2008

il saggio disse #7

anno bisesto, anno funesto
(anonimo)

lunedì 25 febbraio 2008

parlandoci #4

[domenica invernale lisboeta in salotto a leggere il giornale e guardare vecchi film americani sottotitolati]

jakob certo che c'è di nebbia, oggi
pappagheno davvero? non avevo notato. (si affaccia) no, guarda che è solo foschia...
jakob come fai a distinguerle?
pappagheno riesco a vedere il palazzo dall'altra parte della piazza, è solo un po' di foschia
jakob ???
pappagheno vivo nella Pianura Padana, baby!

venerdì 22 febbraio 2008

sono vaccinato contro il morbillo

lo scrivo qui a futura memoria
per evitare altri mezzi attacchi di panico come quello di oggi sul 9

mercoledì 20 febbraio 2008

c'è, in un'isola lontana, una favola cubana che vorrei tu conoscessi almeno un po'

da quando ho letto che Fidel ha lasciato la presidenza di Cuba nel mio iPod Daniele Silvestri canta in loop venceremos, adelante, o victoria o muerte.

per chi, come me, è nato in una famiglia di sinistra, Cuba è molto più di una semplice isola dei Caraibi, grande e dalle spiagge meravigliosa.

è provarci, è crederci, è sbagliare e riprovare, è un'idea diversa che vive, è uscire dagli schemi, è non rientrare negli schemi, è andare contro la forza col sostegno delle idee, è non farsi problemi ad andare controcorrente, è aiutare chi sta peggio, è la gente che si riappropria delle risorse del proprio territorio, è collaborazione tra i popoli, è scuola e sanità di altissimo livello e gratuita per tutti

è questo e tantissimo altro, molto sicuramente sbagliato e non condivisibile.

è però, e sempre lo resterà, l'esempio di chi ci ha provato, di chi ci ha creduto fino in fondo e non è sceso a compromessi, non si è piegato alla logica del pensiero dominante

adios, lider maximo...

domenica 17 febbraio 2008

dubbi esistenziali

esiste davvero qualche persona adulta di intelligenza anche minima che trova divertenti le imitazioni del Bagaglino? e magari RIDE?

mercoledì 13 febbraio 2008

vischiosa Italia

la vittoria di Berlusconi alle elezioni è come la lingua nel primo bacio: sai che arriverà, ma la sgradevole sensazione di umido ti colpisce lo stesso

domenica 10 febbraio 2008

la non razionalità di Dio

una delle innumerevoli prove quotidiane della non esistenza di Dio è il ciclo mestruale.
facciamo un rapido calcolo: al mondo siamo sei miliardi. togliamo gli uomini, le bambine, le vecchie e i transessuali. rimangono due miliardi di donne fertili, milione più milione meno.
dunque, ogni mese circa due miliardi di potenziali vite sprecate.
credete davvero che un essere perfettissimo potrebbe sprecare ogni mese così alla leggera due miliardi di contribuenti dell'otto per mille?

giovedì 7 febbraio 2008

la nuova moda italiana

ogni tanto capita che in testa alle classifiche di vendita dei libri, in mezzo ai Dan Brown, agli Harry Potter, ai Baricco, ai Moccia, ai Coelho, agli istant book di Zelig, ai softporn di Melissa P., venga catapultato un saggio, magari economico, magari politico.
e per non sentirsi ignoranti o poco informati, tutti fanno finta di averlo letto, di star leggendolo, di essere in procinto di leggerlo, di avere intenzione di leggerlo.

anche a me capita di leggere i saggi che vanno di moda. ma un po' dopo, quando è finita l'onda di chi ha fatto finta di leggerlo e ne parla per sentito dire.
tanti anni fa l'ho fatto con No logo. ricordo la difficoltà di quelle seicento pagine di economia e sociologia così ostiche e per più di metà incomprensibili. e mi fa tenerezza e ammiro il me stesso quindicenne che con ostinazione cercava di capire qualcosa di più del mondo in cui viveva. lo stesso quindicenne, qualche mese dopo affrontava i Pappagalli verdi che all'epoca ancora attiravano l'attenzione delle masse.
poi è toccato a L'orda, a Regime, e ancora a Uccidete la democrazia. ma non sono tanto orgoglioso del pappagheno che si sobbarcava quelle inutili fatiche.

purtroppo ci sono ricascato ancora.
stavolta, ovviamente, è toccato a La casta. i duri e puri, inossidali, onnipresenti, Rizzo e Stella colpiscono ancora.
raccontano della politica italiana come nessuno ne aveva mai avuto il coraggio di parlare prima. balle! tutto già letto, tutto già scritto, tutto già detto. credo la parola esatta sia culo per indicare il successo commerciale di questa operazione pubblicitaria mediatica qualunquista.
è semplicemente uscita nella giusta congiuntura politica e mediatica [forse orchestrata da qualcuno che vuole ergersi a paladino dei cittadini per conquistare la gestione della cosa pubblica?] e ha surclassato decine di testi migliori che parlavano della stessa cosa.

tutto questo fa bene all'Italia? io credo decisamente di no.
un giorno qualcunaltro scriverà un libro così e tra i nomi citati troveremo tal Beppe Grillo da Genova, ex-comico ed ex-blogger. ma speriamo sinceramente che il popolo bue non sia tanto asino e lo lasci al suo pessimo sito.

mercoledì 6 febbraio 2008

[sic!]

eh sì, credo proprio che dovrò andare a chiedere la tessera elettorale.
e magari anche fare una carta d'identità nuova.
anche una nuova identità non sarebbe male

lunedì 4 febbraio 2008

parlandoci #3

[in casa di pappagheno suona un telefono. sorpreso pappagheno si alza a cercare un telefono, dato che in casa sua non c'è un telefono]

pappagheno cazzo, dov'è sta merda che suona? ... ah, eccola. ma proprio dentro 'sta cazzo di lavastoviglie doveva nascondermi il telefono 'sta stronza? sì, pronto
morte ciao sono io
pappagheno alla buon'ora, porca troia!
morte eh, scusami. ci ho messo più di quanto immaginassi. è stata durissima, non ne voleva proprio sapere
pappagheno hai fatto un bel casino, sai?
morte ma come? ti ho ammazzato proprio quello che volevi tu...
pappagheno no che non l'hai fatto.
morte ...
pappagheno ...
morte in che senso?
pappagheno ....
morte ...
pappagheno hai fatto fuori la persona sbagliata, cretina! eppure ero stato chiarissimo
morte mi avevi detto di bassa statura, coi tacchi, tanto fondotina, non più giovane ma con ancora tanti capelli. che ho sbagliato?
pappagheno la madre gli hai ucciso, la madre!

sabato 2 febbraio 2008

album d'aprile: personalissimo commento

il rugby sta al calcio come la prima guerra mondiale sta alla seconda

presupposto: adoro Marco Paolini. mi piace il suo stile, mi piace come racconta storie di tutti i giorni, come davvero riesce a portare la grande storia a livello delle vite di gente normale.

ieri su la7 parlava di rugby. e di anni di piombo. meravigliosamente legati dalla storia del Circolo I° Maggio e della Iole Rugby. Splendidamente interconnessi, raccontati con maestria, molto sentimento e un'ironia difficile da ritrovare altrove.

il rugby è davvero una bella rappresentazione di come dovrebbero andare le cose. ognuno riesce a trovare il proprio ruolo, indipendentemente dalla stazza, dal fisico, dalle capacità intellettive, dalla forza fisica. il cervello (il mediano di mischia) non può fare niente se non ha un buon piede (il mediano di apertura) a supportarlo e se il lavoro dei muscoli (la prima linea del pacchetto di mischia) non viene mantenuto con tenacia (la seconda linea) e costanza (la terza linea). poi entra in gioco la prontezza di riflessi e la determinazione (tre quarti), ma anche il non farsi problemi a chiedere aiuto a chi sta dietro di te (l'estremo, là lontano davanti alla propria porta).

oggi comincia il rito del 6 Nazioni. Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia, Scozia a contendersi il prestigioso titolo. neanche quest'anno lo vinceremo, purtroppo...