domenica 30 settembre 2007

una serata diversa #3

metafisica è la tua intesa con ciò che mi sfugge

Saluzzo, Foro Boario, ore 21
i Marlene Kuntz ricevono il Premio Grinzane Musica - Il canto delle parole

location della sera precedente, ma con un po' più di pubblico. i Marlene, nonostante siano di Cuneo, sono delle rockstars. e quindi devono comportarsi da rockstar. si lamentano dell'acustica, lasciano fuori dalla scaletta i brani più amati e conosciuti, parlano pochissimo, portano i capelli lunghi sul viso e indossano camicie grondanti sudore.
uno spettacolo così così per chi non è accanito fan e avrebbe solo voglia di sentire la straziante Nuotando nell'aria. probabilmente una performance d'altri tempi, a sentire le urla degli idolatranti Nostro Signore Gesù Cristo sceso in terra Cristiano Godano.

per fortuna c'è lo spettacolo nello spettacolo: Gianni Maroccolo al basso. e quello non delude mai!

sabato 29 settembre 2007

una serata diversa #2

ma tu dormi ancora un po', non svegliarti ancora no
ho paura di sfiorarti e rovinare tutto

Saluzzo, Foro Boario, ore 21
Daniele Silvestri ritira il Premio Grinzane Musica - Il canto delle parole

concerti ne ho visti abbastanza. ne ho visti in aereoporti, chiese, palazzetti, piazze, forti, prati, stadi, tettoie, mercati, piste di pattinaggio, fabbriche, monumenti, centri sociali, sale congressi. un concerto in una stalla non mi era mai capitato.

immaginate la faccia del povero Daniele che sale su un palco, in una stalla e pure davanti a quattro gatti. per lui, ma anche per noi, un'esperienza unica. poi il solito Daniele Silvestri, poetico quando serve, rock quando è necessario, capace di non prendersi sul serio ma anche, ahimè, di strizzare l'occhio alle quindicenni che conoscono solo Gino e l'Alfetta. d'altronde ad un concerto gratuito c'è di tutto, anche chi sbuffa e scuote la testa quando molti alzano il pugno a urlare venceremos adelante o victoria o muerte. il Cuneese è così, vuole essere al passo degli altri, vuole farsi bello e attirare turismo ma appena qualcosa succede davvero si chiude a riccio per difendersi.

a noi, bastava Daniele, e che ci facesse tutte quelle canzoni che non tutti conoscono e che forse sono anche le più belle. anche se in una stalla, il suono non è proprio dei migliori...

domenica 23 settembre 2007

euskadi

ad un telegiornale della famiglia Berlusconi oggi c'era Michela Vittoria Brambilla che sentenziava qualche sua personalissima stronzata dalla sede dei suoi inutili Circoli della libertà.

distraendo l'attenzione dalle sue forbitissime e perfettamente calpestabili opinioni ho notato l'autorevole sfondo della sala: un campo azzurro con scritta in bianco "libertà" in molte lingue. niente di strano, data la continua lotta della signora Brambilla per la libertà, in particolare quella del suo principale. se non fosse che c'era anche scritto askatasuna, ovvero libertà in lingua basca, nonché nome di un famoso centro sociale torinese, non certo famoso per le sue idee conservatrici e retrograde a favore della libera impresa e dell'impunità del cavaliere.

qualcuno le ha detto che uno dei migliori amici del suo padrone quando era primo ministro in Spagna ha fatto di tutto per cancellare quel poco di askatasuna che si era faticosamente conquistato Euskadi?

giovedì 20 settembre 2007

il saggio disse #3

un altro sole quando viene sera
sta colorando l'anima mia
potrebbe essere di chi spera
ma nel mio cuore è solo mia
e mi fa piangere e sospirare
così celeste she's my baby
e mi fa ridere bestemmiare
e brucia il fuoco she's my baby

(Zucchero)

mercoledì 19 settembre 2007

pampini & palandrane

oggi è giorno di vendemmia.

ci si sveglia presto, la mattina, per non lavorare nel sole. ci si sveglia presto, perché poi, dovesse anche cadere il cielo, a mezzogiorno bisogna essere a tavola altrimenti i vecchi non digeriscono. ci si sveglia presto, perché poi nel pomeriggio si deve finire il vino dell'anno prima, quello che inutilmente occupa ancora la cantina.
la vendemmia è questione di famiglia. ed è questione delicata ed importante. sopralluoghi esplorativi a distanza di pochi giorni già da un mese prima, per controllare tutti insieme maturazione e qualità. poi si deve guardare la luna, gli impegni lavorativi dei sottopagati lavoratori volontari (studenti, operai, impiegati). infine si stabilisce la data. le modalità sono sempre le stesse, figlie della stessa (dis)organizzazione che regna ormai da generazioni.

la vendemmia è gioia, confusione, bambini e cani a rincorrersi tra i filari, mamme e nonne con le cesoie in mano tipo film horror. la vendemmia è silenzio, rispetto, abnegazione in attesa del verdetto del Babo su quanto sarà forte. la vendemmia è pane e salame per accompagnare il bicchiere di quello vecchio dopo il lungo lavoro. la vendemmia sono stivali e scarponi, mani viola e ginocchia verdi.

il vino è compagnia, è festa, è star bene. ma si deve prepararla bene, la festa. un vino pessimo distrugge la migliore delle feste. ed è arte, la sottile e vecchia arte del fare il vino che i nostri vecchi sanno perché gliel'hanno insegnata i loro vecchi, a cui l'avevano insegnata a loro volta i loro vecchi. come in un immenso telefono senza fili giocato da vecchietti sordi. cioè si perdono i pezzi e tutto si confonde. infatti il vino di casa mia fa schifo, è aspro e poco gustoso. ma il piacere di vederlo nascere sotto le proprie dita ripaga del cattivo gusto in gola e del mal di testa dopo il primo bicchiere.


domani è giorno di lauree.

cioè delle lauree dei provetti chimici che per due anni hanno condiviso con me banchi, banconi, macchinette, appunti e bigliettini. non i geniacci, quelli si sono già laureati a luglio, ma quelli normali, quelli che come me hanno passione ma anche una vita fuori dall'università. quelli con cui puoi ridere, scherzare, parlare di calcio, musica, politica, donne.

non so come sia una laurea, non ci sono mai andato ad una. immagino professori seri nelle loro uniformi accademiche e studenti tiratissimi per il momento più solenne della loro carriera universitaria. mi immagino sorrisi e strette di mano, tensione, lacrime e tante parole inutili. immagino sigarette, caffè, fiori, biglietti, cravatte e tailleur. mi immagino quando ci sarò io, forse, un giorno...

domenica 16 settembre 2007

a l'è nen propi piciu!

mi sembrava strano sentir dire che Beppe Grillo non sarebbe entrato in politica. e infatti non entra dalla porta della politica.

la sfonda

sabato 15 settembre 2007

lassù nei verdi pascoli

è Settembre, l'Italia riscopre l'esistenza della provincia di Cuneo.

come ogni anno, i telegiornali tornano a parlare di quel relitto di posto incastonato tra Torino, il mare e la Francia. siamo talmente conosciuti in Italia e all'estero che non è poco abituale assistere a conversazioni del genere:

(stazione di porta nuova, torino. in coda alle biglietterie. venerdì pomeriggio. estate)

signora riccamente ingioiellata, lampadata e sgargiatamente vestita che per comodità chiameremo moira orfei scusi, giovanotto, posso passarle davanti? il mio treno per il mare parte tra poco, e sa, non vorrei perdere la prenotazione dell'albergo...
pappagheno guardi, signora, anch'io devo prendere quel treno.
moira orfei dove va lei?
pappagheno Saluzzo.
moira orfei ah, ci son stata una volta!
pappagheno davvero? le è piaciuto?
moira orfei oh sì, stupendo. paesaggi mozzafiato, una vita notturna entusiasmante. poi avete una spiaggia così bianca e un mare così pulito!

scoraggiati da cotanta stupidità si vorrebbe abbattere a testate gli ignoranti del mondo, o almeno impiccar loro il cane.

insomma, Cuneo torna agli onori della cronaca intorno al quindici di ogni settembre. e per qualche minuto si parla delle Langhe coperte di vigneti, delle città d'arte (Mondovì, Alba, Saluzzo), della pianura ricca e produttiva, delle montagne infinite, delle sorgenti del Po e del Monviso, il re di pietra. qualcuno si rende conto che esistiamo anche noi.

tutto perché un coglione neanche degno di essere nominato sale su una pietra a bere l'acqua dove hanno appena pisciato e cagato vacche e pecore. contento lui, contenti tutti!

[soundtrack: Modena city ramblers - Giro di vite]

giovedì 13 settembre 2007

l'autista che ti guida ha una sola mano ma vede ciò che credi invisibile

ho bisogno di concentrazione
ho bisogno di svuotare la mente
ho bisogno di un nuovo taglio di capelli
ho bisogno di libri chiari e di spiegazioni
ho bisogno di una spalla
ho bisogno di frutta e verdura
ho bisogno di un trenta e lode
ho bisogno di amore, amicizia, parentela
ho bisogno di fare palestra
ho bisogno di una stanza vuota, bianca
e di un paio di mesi di tempo, possibilmente

domenica 9 settembre 2007

tra qualche giorno sarò ufficialmente un cittadino torinese. ecco qualche stralcio della città dove vivo...

giovedì 6 settembre 2007

cuori pesanti

l'amore non cantarlo che si canta da sè
più lo s'invoca meno ce n'è
(Per Grazia Ricevuta)

parliamone invece!
momenti in cui non riesci più a pensare, a concentrarti, a prendere una decisione e anche la sola presenza del cane che ti si struscia sulle gambe in cerca di coccole ti è fastidio, ti è pesante. sbalzi d'umore, cambi repentini nell'appetito e nell'attitudine al consumo di alcool. sparisci dalla presenza degli amici per settimane, poi te ne torni pretendendo che vada tutto bene e che avevi solo da studiare.

capita che l'amicizia si trasformi in amore. capita che l'amore si trasformi in amicizia.

capita, ed è ancora più drammatico, che questo capiti solo da una parte. sei terribilmente innamorato di una persona che non ti corrisponde. metti tutto te stesso per far capire che è la persona giusta per te, che c'è futuro, che ne vale la pena. e ti trovi davanti un muro freddo e sordo che non ne vuole sapere, che magari ha già la mente altrove.
oppure sei tu ad essere l'oggetto di un amore non ricambiato. e ti senti in colpa, perché ci tieni ma non ti va di provarci, magari di nuovo. ma ci tieni, e non tronchi del tutto. alimenti solo vane speranze, e quando te ne accorgi fai lo stronzo, per evitare altre settimane di inutili tentativi.

[tutto questo non ha senso. avrei voglia di parlare di me, senza tanti giri di parole, ma non posso]

martedì 4 settembre 2007

always on the move

Torino non sta mai ferma, diceva uno slogan creato per convincere i torinesi vecchi e nuovi dell'utilità dei lavori che sconquassavano la città pre-olimpica. Torino non sta mai ferma, e infatti mi hanno spostato tutte le fermate degli autobus. e hanno pure deviato le linee. qualcuno mi sa spiegare dove passa adesso il 34?

Torino non sta mai ferma, le Ferrovie dello stato si muovono all'indietro.

se parli al cellulare in treno, magari litigando in inglese e sei pure di pelle scura, ti capita che i controllori ti urlino in faccia a pochi centimetri dal viso di stare zitto e di andare a parlare al telefono da qualche altra parte, magari non a bordo del treno stesso, aggiungendo anche qualche colorito insulto tipicamente regionale. ti chiedono pure il biglietto, che ti hanno controllato dieci secondi prima.
in questa repubblica delle banane dove, ahimè, viviamo qualsiasi coglione che porta in giro la sua faccia di merda avviluppata dentro un qualsiasi simbolo di potere si sente in dovere di trattare a pesci in faccia chi da questo potere non sa difendersi. dal postino allo sbirro, dal buttafuori al controllore.

torino non sta mai ferma, i torinesi vecchi e nuovi un po' sì.

sabato 1 settembre 2007

parlandoci #2

(dopo mesi di vita lisboeta pappagheno cerca di ricredersi e scende le scale mobili di Parque. seduto su una delle scomode panche di legno c'è un pensieroso e assorto Sir Isaac Newton)

pappagheno posso sedermi vicino a lei, maestro?
isaac hai mai pensato al mistero della vita, giovanotto?
pappagheno il mistero della vita?
isaac sì. come sia possibile che le piante mescolino anidride carbonica e acqua per produrre glucosio e ossigeno solo usando l'energia della luce.
pappagheno lei non era filosofo vero?
isaac no, quello era Gali...
pappagheno ah, ecco!
isaac eh sì, mi avevano pure rimandato a settembre in quarta. non mi andava proprio giù plotino.
pappagheno quanto la capisco, quanto la capisco!
isaac ...
pappagheno ...
isaac ...
pappagheno ...
isaac ...
pappagheno arriva la metro, lei non viene?
isaac no, sto aspettando Volti. dobbiamo discutere del prezzo delle mele e della nuova formazione del benfica...