martedì 4 settembre 2007

always on the move

Torino non sta mai ferma, diceva uno slogan creato per convincere i torinesi vecchi e nuovi dell'utilità dei lavori che sconquassavano la città pre-olimpica. Torino non sta mai ferma, e infatti mi hanno spostato tutte le fermate degli autobus. e hanno pure deviato le linee. qualcuno mi sa spiegare dove passa adesso il 34?

Torino non sta mai ferma, le Ferrovie dello stato si muovono all'indietro.

se parli al cellulare in treno, magari litigando in inglese e sei pure di pelle scura, ti capita che i controllori ti urlino in faccia a pochi centimetri dal viso di stare zitto e di andare a parlare al telefono da qualche altra parte, magari non a bordo del treno stesso, aggiungendo anche qualche colorito insulto tipicamente regionale. ti chiedono pure il biglietto, che ti hanno controllato dieci secondi prima.
in questa repubblica delle banane dove, ahimè, viviamo qualsiasi coglione che porta in giro la sua faccia di merda avviluppata dentro un qualsiasi simbolo di potere si sente in dovere di trattare a pesci in faccia chi da questo potere non sa difendersi. dal postino allo sbirro, dal buttafuori al controllore.

torino non sta mai ferma, i torinesi vecchi e nuovi un po' sì.

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