martedì 29 aprile 2008

Picchiassi, ossia il nuovo personaggio lisboeta

come promesso, non parlerò più di Erasmus e di Lisboa.
tornarci in splendida compagnia è stato meraviglioso.

solo un aggiornamento a questa lista di cui vado tanto orgoglioso:

Santa Apólonia sono le due faccie della notte, Tejo Bar e Lux. E' un corteo in maschera che scende la collina cantando. Sa di sardinhas assadas nelle serate estive.

Terreiro do Paço sono i piccioni insistenti, è la città che si sveglia presto per lavorare. Cosa che, per fortuna, non mi è mai toccata.

lunedì 21 aprile 2008

il mondo trama alle mie spalle

Barcellona. tutto sembra spingermi verso Barça.

ma gli aerei costano troppo. quindi?

martedì 15 aprile 2008

le brutte notizie non vengono mai da sole

in questo paese che si merita la merda in cui si ritrova perché se l'è scelta non solo si liberano gli assassini ma gli si ridanno anche i soldi, tutti fino all'ultimo.
nel silenzio generale, che continua a coprire i mandati politici dell'omicidio di Amedeo Damiano e di altre centinaia di persone come lui.

lunedì 14 aprile 2008

anche la peggiore sconfitta elettorale sembra una vittoria quando si è perdutamente innamorati

domenica 13 aprile 2008

le parole della settimana #3

Erasmus è la parola della settimana

Erasmus perché son tornato a parlare di Erasmus. dei sensi di colpa e delle tristezze dell'Erasmus. delle zone buie e delle serate da dimenticare.

Erasmus perché gli amici se ne stanno andando in Erasmus, mortacci loro.

Erasmus perché ho ancora una volta scritto di Erasmus. poi basta però, non sono mica Moccia.

Erasmus perché finalmente Giangi, Fede e Sara si sono fatti vivi in terra sabauda. splendidamente come se fosse stata ieri la mia despedida.

Erasmus perché non tornavo a casa alle sei da mesi, e non andavo ad una festa in casa da altrettanto. la mia dimensione è quella, e tornarci fa benissimo al fisico e allo spirito

venerdì 11 aprile 2008

pubblico annuncio

non posso esimermi dal dichiarare pubblicamente il mio voto, data la consuetudine di questo venerdì pre-elettorale nella blogosfera.

iniziamo col dire che andrò a votare, che non mi fanno tutti schifo e che non è vero che non cambia nulla. non è certo col populismo e col grillismo che migliorerà questa Italia. non annullerò la mia scheda, non voterò W la figa, non lascierò in bianco, non rifiuterò la mia scheda per evitare il finanziamento pubblico ai partiti. metterò la mia brava croce sul simbolo prescelto.

mio nonno, insieme a tantissimi altri, ha combattutto sulle montagne soffrendo freddo fame e paura, rischiando sempre di morire, per permettermi di poter esprimere liberamente le mie opinioni. e sarebbe una mancanza di rispetto enorme verso quegli eroi della nostra storia sprecare per ignoranza questa opportunità.

non voterò De Vita, D'Angeli, Ferrando, De Luca, Montanari, Rabellino, Stefanoni, Ferrante. perché non so chi sono. e quindi per quanto mi riguarda possono anche scomparire.

non voterò Berlusconi, Santanché, Fiore. perché stanno dalla parte sbagliata. chi più, chi meno, mi fanno schifo.

non voterò Casini, Veltroni. perché non stanno da nessuna parte. come danteschi ignavi meritano di stare all'ingresso dell'Inferno e patire pene per l'eternità.

non voterò Ferrara. perché è una testa di cazzo. oggettivamente.

non voterò Boselli. perché mi rappresenta, ma non entrerà in Parlamento a rappresentarmi.

voterò Bertinotti. perché è il meno peggio.

lunedì 7 aprile 2008

sole spento e silenzioso

sono contento di non essere finito a studiare filosofia. la adoravo, mi piaceva studiarla, ho letto per puro piacere i libri dei miei pensatori preferiti, se ne discuteva e si applicavano i pochi concetti ben interiorizzati alle vicende quotidiane.

ma per fortuna non finirò, o almeno credo, come la protagonista di Tutta la vita davanti a lavorare in un pessimo call center dove si balla e canta per motivarsi o si fanno delle penitenze se non si raggiunge il risultato.

se questa è l'Italia, se questa è l'Europa, dove menti brillanti e intellettuali dal promettente futuro si trovano a vendere robot da cucina alle vecchiette, beh, allora forse è ora che anche il mio cervello fugga

sabato 5 aprile 2008

notturne elucubrazioni

capita, che uno ha molto sonno ma qualcosa non lo lascia dormire.

capita, e te ne manca sempre uno per metterti il cuore in pace ed addormentarti.

capita, e quell'uno non ti torna mai, per quanto ti sforzi, richi anche di dimenticarti gli altri.

capita, che sono passati dieci anni e hai dimenticato le facce e ricordi solo i nomi.

capita, e di quei nomi uno proprio non vuole saltare fuori dal suo angolino di cervello.

capita, e se qualcuno mi aiuta a ritrovare l'ultimo nome magari stanotte riesco ad addormentarmi...

Aimar Ballatore Bessone Brogi Brunetti Carletti Cupi Deaglio Decostanzi Gaeta Gerbaudo Ghione Giuliano Luciano Mariotta Olivero Peirone Pomero Rivoira Rolando Rubiolo Sacchetto Sola Tenan Vada Vassallo

martedì 1 aprile 2008

ah, la natura!

ho l'abitudine di studiare all'aria aperta. mi piace davvero tanto portare un quaderno, ma anche un libro, un giornale, una rivista, l'immancabile bottiglia d'acqua, il fido Andrew [non la volpe, l'iPod], se ho compagnia la coperta con gli orsi e distendermi sul prato del Valentino, o magari sulla sedia rossa nel mio giardino, o sulle panchine del Giardino Roccioso, o anche semplicemente con la sediolina di vimini sul balcone.

leggere, studiare all'aperto ha molti vantaggi. innanzitutto le variegate e moltepliciti possibilità di svago e distrazione. la tintarella poi, da non sottovalutare mai in questo mondo di fashion victims, e noi abilmente ci portiamo avanti con il lavoro già a inizio aprile. l'aria aperta e pura, l'ossigeno e il PM10 che scendono giù per i polmoni. indagini sociologiche e gossip a non finire. e poi il contatto con la gente, per capire cosa pensi davvero di Alitalia e dei rincari del pane.

però ieri un passerotto mi ha cagato sul braccio, maledetto lui, la sua specie, la sua famiglia e tutta la sua classe