sabato 12 gennaio 2008

l'amore ai tempi del còlèra

còlera si dice in spagnolo, in italiano diciamo colèra.
il libro è sempre meglio del film, a quanto pare è regola universale che non conosce eccezioni di sorta.

l'amore che Gabriel Garcia Marquez immagina nella Colombia che cerca di superare il còlera è un affresco senza fine, sono tre amori diversi che si annodano e si incontrano. Florentino, passionale e amante del sesso, dedito alla sua amata fino alla fine, capace di resistere più di cinquant'anni nell'ombra, nell'attesa, senza mai abbandonare la propria amata. Fermina, che ama per abitudine, che si lascia portare dagli eventi, che a suo modo ama due uomini contemporaneamente, che non crede nell'importanza dei sentimenti, che cede quando capisce che non c'è età per l'amore. Juvenal, la razionalità di chi non si fa trascinare dagli eventi ed è capace di mettere a tacere il proprio cuore per evitare di perdere chi è più importante. che però ci tiene davvero, e ama sinceramente

l'amore che viene portato sul grande schermo avviene ai tempi del colèra. è una fiction in una sola puntata, senza nerbo e senza grazia. non ha toni sfumati, non rende le sottigliezze e il lirismo delle lunghe descrizioni di luoghi e protagonisti. è solo intrigo, flash di piccolezze quotidiane e trame da donnette. non bastano uno splendido Javeir Bardem e una graziosa Giovanna Mezzogiorno a salvare un progetto senza identità e con poche idee.

evitabile!

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